Messaggi privati sui social: strumento di vendita o parte della tua strategia di comunicazione?
Quanti messaggi privati ricevete ogni giorno sui social?
Probabilmente tanti. E, diciamolo, nella maggior parte dei casi sono messaggi che vi fanno alzare gli occhi al cielo: proposte di vendita copia-incolla, inviti a call senza senso, offerte di servizi che non c’entrano nulla con voi.
Perché i messaggi privati sui social sono così importanti
La verità è che i messaggi privati (o DM, Direct Message, per chi mastica più gergo) sono uno strumento potentissimo… se usati bene.
Sono lo spazio più intimo del networking digitale: lì dove si costruiscono relazioni autentiche, non dove si “spara” la prima offerta commerciale.
Post = vetrina. Messaggi privati = negozio.
Pensateci: i post sono la vetrina del vostro brand.
Mostrano chi siete, cosa fate, quali valori portate avanti.
I messaggi privati, invece, sono come il momento in cui il cliente entra nel vostro negozio.
È lì che potete accoglierlo, iniziare una conversazione e creare fiducia.
Se invece vi limitate a lanciare subito l’offerta, senza nemmeno salutare, il risultato è uno solo: fastidio e cestino.
Gli errori da evitare nei messaggi privati
Il copia-incolla spietato
Scrivere “Ho visto che hai un profilo interessante, vuoi una demo gratuita?” a 100 persone al giorno non è strategia: è spam.L’approccio da venditore d’assalto
Proporre subito una call di mezz’ora senza sapere chi avete davanti è come bussare a una porta e spingere dentro senza aspettare risposta.L’ignoranza totale del profilo
Qui vi porto un esempio reale: tempo fa una persona mi ha scritto “Gentile Toffoloni, visto che sei un’agenzia immobiliare…”.
Io??? Agenzia immobiliare? Non è che non abbia letto bene: non ha guardato affatto il mio profilo!
Risultato? Messaggio cestinato, fastidio alle stelle e contatto perso per sempre.
3 trucchi per scrivere messaggi privati che funzionano
🔑 1. Personalizzate davvero
Guardate il profilo della persona e citate un dettaglio: un post, un progetto, un commento. Fatela sentire speciale, non un numero in una lista.
🔑 2. Partite dal valore, non dalla vendita
Un messaggio privato è come un caffè offerto: prima date qualcosa, poi (forse) chiedete. Un link utile, un consiglio, un contatto in comune: basta poco per fare la differenza.
🔑 3. Aprite la porta a una conversazione
Evitate le frasi secche come “Vuoi una call di 30 minuti?”.
Meglio domande aperte che stimolano risposta:
👉🏻 “Come gestisce questa sfida nel suo settore?”
👉🏻 “Ti va se ti aggiorno sul progetto X?”
Il messaggio privato è una relazione, non una transazione
C’è una cosa importante da ricordare: nei social il vero valore nasce dalle conversazioni, non dalle vendite lampo.
Se al quarto o quinto messaggio una persona attiva sulla piattaforma non vi ha mai risposto, non insistete. Non è determinazione, è invadenza.
Conclusione: i messaggi privati come parte della strategia di comunicazione
I messaggi privati non sono un “di più”, ma una parte fondamentale della strategia di comunicazione sui social.
Sorrido sempre quando un potenziale cliente mi dice: “Io non ho tempo di rispondere quando mi scrivono…”.
Ecco, è come se ignoraste la persona che è appena entrata nel vostro negozio!
Se i post servono a raccontare chi siete e a farvi notare, i messaggi privati servono a fare il passo successivo: trasformare l’attenzione in conversazione, e la conversazione in relazione.
Usati bene, diventano un canale potente per creare fiducia e costruire rapporti autentici con potenziali clienti, partner o collaboratori.
Usati male, invece, rischiano di compromettere in un attimo la vostra reputazione digitale.
Ecco perché la domanda da farsi non è “funzionano i messaggi privati?”, ma piuttosto: “Li sto usando come parte di una strategia, oppure come arma di vendita d’assalto?”
🎧 Volete approfondire?
Ho dedicato una puntata intera di Social Vibes a questo tema: messaggi privati, tra spam e opportunità.
La trovate su Spotify 👉 Ascolta qui la puntata