Analytics e il (not provided)… che fine hanno fatto le keywords?

Analytics e il (not provided)… che fine hanno fatto le keywords?

Articolo del 3 Agosto 2016 (su Blogger)

L'anno scorso (25/03/2015) mi sono confrontata con un argomento piuttosto spinoso da cui ho scritto un post, in un blog ormai scomparso, per cui lo ripropongo qui oggi… 

Google Analytics è uno strumento meraviglioso, ti dà informazioni pazzesche su come viene trovato e visitato il tuo sito, da chi e quando. In pochi click, posso vedere quante persone hanno visitato il mio sito in un dato periodo, da che punto del mondo, quali pagine hanno guardato, per quanto tempo, da quali pagine sono scappati altrove e molto molto altro... MA da un po' di tempo a questa parte, uno dei dati fondamentali viene "mascherato" sotto l'etichetta "(not provided)".

E' facile capire che se su 935 visite io non so con quali termini il mio sito è stato trovato per 814 volte… è un bel problema!

Che cosa significa (not provided)?

Si tratta delle parole chiave (keywords) con cui gli utenti trovano il tuo sito tramite la ricerca organica (cioè quella non a pagamento) su Google ma che per questioni di privacy - così pare - non viene più inserita nell'elenco delle parole chiave visualizzabili su Analytics.

In pratica. Un utente va su Google e cerca "stivali di pitone": se tra i risultati trova il tuo sito e clicca il link, Analytics lo segna e mette nei risultati la parola chiave "stivali di pitone". Se però, la persona che ha cercato era loggata a uno qualsiasi dei servizi di Google (G+, Gmail, YouTube & co.), nei risultati delle keywords di Analytics quell'informazione non sarà più "in chiaro" ma verrà inserita nella famosavoce (not provided).

Sconfortante!

E' davvero un'informazione così importante?

Si, accidenti! Tramite le parole chiave, ho la possibilità di analizzare il comportamento dei visitatori e apportare migliorie ai contenuti del mio sito. E, soprattutto, era il mio dato preferito!!!

Allora mi sono affidata a "San Google" (chiamato così amichevolmente perché qualsiasi dubbio tu abbia, lui sa risponderti!) e ho iniziato le mie ricerche. Chiedo scusa a tutti i siti che ho visitato ma, essendo loggata, nessuno di loro saprà con che frase ho trovato il loro sito perché anche le mie ricerche finiranno dentro il calderone del (not provided).

Il primo sito che ho trovato mi ha risollevato un po' il morale!

Innanzi tutto, ci sono i Webmaster Tools (oggi Search Console) ma attenzione: i dati si riferiscono solo agli ultimi 3 mesi! In ogni caso, incrociando i dati dei due "Gtools" si può tarare il tiro del sito laddove occorre.

Ricordate sempre di associare la proprietà di Analytics (dalle impostazioni di proprietà del dominio) a Search Console per ottenere maggiori informazioni.

Poi, è possibile attivare un filtro specifico su Analytics per cui continui a non sapere con quali keywords ti hanno trovato ma almeno riesci a vedere su quale pagina sono atterrati e puoi farti un'idea… anche se non è la stessa cosa.

not-provided-eby-filtro-analytics.jpg

Ultima soluzione: con una campagna di adWords attiva, magicamente le parole chiave appaiono… ma a me - personalmente - adWords non piace.

Credo ancora nella ricerca organica e che sia possibile essere trovati con un buon lavoro di comunicazione integrata tra più canali (sito + social + DEM + referrals, etc).

 

Per approfondire l'argomento:

In questo articolo, in inglese, invece, si valutano varie ipotesi, tra cui quella di una bella "inversione a U" da parte di Google… e non sarebbe una cattiva idea!

In questo articolo, sempre in inglese, viene trattata la cronologia di questo cambiamento (cioè l'introduzione da parte di Google del nuovo algoritmo di ricerca Hummingbird) e le conseguenze che che ha portato, tra cui il fatto che il 26 agosto 2013 gli addetti SEO hanno dato fuori di testa ("SEOs freaked out!"). Le immagini contenute nell'articolo sono particolarmente significative. E la conclusione altrettanto. E' vero, abbiamo perso alcuni dati relativi alle ricerche ma le regole sostanzialmente restano invariate: creare dei contenuti rilevanti per l'utente. SEO keywords google analytics

 

PS: da quello che leggo in giro (e ho provato nella pratica), questo escamotage è ancora valido oggi.

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Prima di pubblicare un sito. Promemoria per il web designer.

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